Rimbalzo quest’importantissima autoinchiesta per chiederci come stiamo.
Come stiamo a fronte di lavori precari, malpagati, rischiosi.
Come stiamo nei luoghi di lavoro, se subiamo ricatti, molestie, siamo invisibilizzat* e/o sfruttat*.
Come stiamo in casa, prigione per migliaia di persone durante e post-pandemia.
Le nostre situazioni non devono essere più taciute ma portate allo scoperto. Perché l’8 marzo sia il nostro sciopero.
